Tutti gli effetti collaterali delle Statine, il farmaco più famoso per abbassare il colesterolo

statine colesterolo

I farmaci per abbassare il colesterolo (ipolipemizzanti) sono al primo posto tra i farmaci più venduti al mondo. Solo negli Stati Uniti più di 48 milioni di confezioni sono vendute ogni anno e in Italia sono circa 9 milioni le persone che consumano questi farmaci.

Tra i farmaci per il colesterolo, le statine sono la classe di farmaci più diffusa e prescritta in tutto il mondo. Addirittura alcuni medici raccomandano anche ai bambini in sovrappeso l’uso delle statine per controllare i loro livelli di colesterolo.

Come funzionano le statine

Il problema principale delle statine è il modo in cui affrontano il problema del colesterolo, ovvero, in modo semplicistico. Ma il corpo è un organismo complesso, usa il colesterolo ogni giorno per costruire nuove pareti cellulari, nella formazione della vitamina D e nella produzione di ormoni.

Le statine sono inibitori della HMG-CoA reduttasi. Funzionano bloccando l’enzima nel fegato che produce naturalmente il colesterolo per le funzioni corporee.

Il farmaco riduce sostanzialmente il numero totale di colesterolo, senza considerare il quadro completo che comprende anche le lipoproteine ad alta densità (HDL), lipoproteine a bassa densità (LDL), lipoproteine a densità molto bassa (VLDL) e i livelli di trigliceridi.

Il numero totale del colesterolo offre una panoramica generale e non fornisce informazioni necessarie per la valutazione del rischio di malattie cardiovascolari. Per una corretta valutazione è necessario confrontare i livelli di HDL, LDL, VLDL e trigliceridi, non il colesterolo totale.

Quello che attualmente la medicina allopatica insegna sul colesterolo è stato smentito da recenti studi scientifici che invece valorizzano i benefici del colesterolo che non è la causa ma la conseguenza di malattie cardiache in atto.

Le statine possono provocare degenerazione cerebrale

Questi farmaci sono noti per i loro effetti collaterali come danni muscolari e debolezza.

Ciò che è stato meno pubblicizzato è il potenziale legame tra statine e progressione dell’atrofia muscolare che può portare a una diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riceve rapporti di sicurezza sull’uso delle statine dal centro per il monitoraggio internazionale dei farmaci riscontrando un numero sproporzionatamente alto di pazienti con lesioni del motoneurone superiore tra coloro che assumono farmaci come le statine.

Il capo ricercatore, Ivor Ralph Edwards, esperto in tossicologia, intossicazione acuta e cronica e reazioni avverse al farmaco nonchè consulente senior presso l’Osservatorio WHO di Uppsala in Svezia, afferma:

”Sosteniamo che l’interruzione della somministrazione di statine debba essere presa in considerazione nei pazienti con malattie neuromuscolari gravi come la sclerosi laterale amiotrofica, data la possibilità che la progressione della malattia possa essere fermata o addirittura invertita.” [1]

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Le statine danneggiano il cuore e le arterie

Uno studio recente pubblicato sull’Expert Review of Clinical Pharmacology, ha simostrato che le statine possano causare la calcificazione delle arterie coronarie e possono funzionare come tossine mitocondriali che alterano la funzione muscolare nel cuore e nei vasi sanguigni. [2]

Le statine bruciano il coenzima Q10

Il dr Harumi Okuyama e il suo team di ricerca, autori dello studio, hanno osservato che le statine inibiscono la sintesi della vitamina K2 che protegge le arterie dalla calcificazione.

Inoltre deperiscono gravemente le riserve del coenzima Q10 e emeA impedendo quindi la produzione di ATP a livello cellulare. Chi assume statine ha il grave rischio di coenzima Q10 con effetti deleteri sulla salute.

Le statine inibiscono anche la sintesi delle proteine contenenti selenio, una delle quali è la glutatione perossidasi che sopprime lo stress ossidativo. Un’alterazione della sintesi delle selenioproteine può avere ripercussioni nell’insufficienza cardiaca congestizia, come nelle cardiomiopatie dilatatorie in corso di deficienza di selenio.

Il dr Harumi Okuyama ha concluso affermando che

“L’epidemia di insufficienza cardiaca e aterosclerosi che affligge il mondo moderno può essere paradossalmente aggravata dall’uso pervasivo delle statine. Proponiamo che le linee guida attuali sul trattamento con le statine sia criticamente rivalutate.”

Io non posso trovare alcuna evidenza scientifica che supporti l’uso delle statine e i pazienti che la assumono dovrebbero smettere.

A sostegno dei risultati della ricerca è sceso in campo anche il dr Peter Langsjoen, cardiologo statunitense, che è co-autore dello studio che ha dichiarato:

Le statine vengono utilizzate in modo aggressivo e in un così gran numero di persone che gli effetti negativi stanno diventando evidenti. Questi farmaci non sarebbero mai dovuti essere approvati per l’uso. Gli effetti a lungo termine sono devastanti“. [3]

Altri effetti avversi delle statine

Molti studi concordano sul fatto che gli effetti collaterali delle statine possano essere diversi a seconda della tipologia di pazienti, in base alla loro storia medica, del tipo di statine utilizzate e dei dosaggi.

Una ricerca della London School of Hygiene and Tropical Medicine riporta le seguenti conclusioni:

“A volte gli effetti collaterali delle statine vengono minimizzati, e le conclusioni vengono falsate da parametri sfasati. Come riporta una nota del 2007 del Scripps Mercy Hospital: ‘L’incidenza di rabdomiolisi da statine (rottura acuta dei muscoli scheletrici) è superiore nella realtà, in confronto agli studi controllati, considerata l’esclusione dei soggetti potenzialmente a rischio.’” [4]

Un altro studio ha riscontrato che il 17 per cento dei pazienti ha subito effetti collaterali che includono dolori muscolari, problemi al sistema nervoso e nausea. Due terzi hanno segnalato gli effetti collaterali e hanno smesso di prendere i farmaci e circa la metà ha interrotto l’assunzione del farmaco almeno temporaneamente. [5]

Una revisione della letteratura scientifica, pubblicata sull’American Journal of Cardiovascular Drugs, ha valutato 900 studi precedenti individuando gli effetti negativi delle statine.

Gli effetti collaterali e i rischi per la salute possono essere amplificati da una serie di fattori, come ad esempio l’assunzione di altri farmaci (che possono aumentare la potenza delle statine), sindrome metabolica o malfunzionamento della tiroide. Alcune delle conseguenze dell’assunzione di statine in dosi elevate o per un lungo periodo di tempo includono: [6]

  • Mal di testa
  • Disturbi del sonno
  • Sonnolenza
  • Gonfiore
  • Gas
  • Stipsi
  • Eruzione cutanea
  • Glicemia alta (diabete di tipo 2)
  • Vista offuscata
  • Infezioni urinarie / Cistite
  • Difficoltà respiratorie
  • Bocca secca
  • Mal di schiena
  • Perdita di conoscenza
  • Articolazioni gonfie
  • Vesciche o desquamazione della pelle
  • Variazioni di peso
  • Deterioramento cognitivo
  • Neuropatia
  • Anemia
  • Acidosi
  • Febbri frequenti
  • Cataratta
  • Disfunzioni sessuali
  • Disfunzione pancreatica
  • Soppressione del sistema immunitario
  • Polineuropatia (danni ai nervi nelle mani e piedi)
  • Disfunzione epatica
  • Aumento del rischio di cancro
  • Degenerazione del tessuto muscolare (rabdomiolisi)

Se non puoi fare a meno delle statine è necessario assumere il CoQ10

Le statine sono farmaci che inibiscono l’enzima HMG-CoA reduttasi, responsabile della sintesi del colesterolo e del Coenzima Q10. In teoria, quando il corpo è carente di CoQ10, la produzione di energia mitocondriale diminuisce, e si possono innescare o accelerare neuropatie come la SLA.

Se assumi statine senza prendere il Coenzima Q10 potreste imbatterti in gravi rischi per la salute. La perdita di energia a livello cellulare può danneggiare il DNA mitocondriale e mettere in moto un circolo vizioso aumentando i radicali liberi a danno mitocondriale.

Il Coenzima Q10 è un trattamento efficace anche per l’insufficienza cardiaca, le statine possono ridurre la funzione del muscolo cardiaco. Uno studio condotto su un gruppo di persone, ha rilevato che gli individui che non assumevano statine per proteggere la loro salute cardiovascolare, stavano meglio. [7] I ricercatori inoltre hanno concluso: “La terapia con statine è associata ad una diminuzione della funzione miocardica valutata dall’elastografia SI (strain imaging).

L’importanza della funzione mitocondriale sull’energia non può essere sottovalutata. Il gruppo di studio sulle statine, guidato da Golomb, ha concluso che il malfunzionamento della produzione di energia mitocondriale a causa delle interferenze di farmaci come le statine è stato il fattore causale sottostante di tutti gli effetti avversi associati con il farmaco.

Il colesterolo può essere abbassato naturalmente

Si parla di ipercolesterolemia quando il colesterolo totale (LDL più HDL) è troppo alto. Il colesterolo totale troppo alto non è la causa di malattie cardiache, a meno che non superi i 300. Ci sono altri fattori di rischio molto più potenti. Uno dei test più importanti da prendere in considerazione per determinare il reale rischio di malattie cardiache è la spettroscopia NMR (dall’inglese nuclear magnetic resonance) che misura il tuo numero di particelle LDL.

Questo particolare test comprende anche i marcatori per determinare se si è insulino-resistenti, una causa primaria del numero elevato di particelle LDL. Quando la secrezione d’insulina aumenta, di conseguenza aumenta anche la produzione di colesterolo. Elevati livelli di insulina, o una diminuzione della sensibilità sono correlati ai cibi che mangiate e all’esercizio fisico. Altri due rapporti degli esami del sangue che riveleranno più informazioni sul rischio di malattie cardiovascolari sono:

  • HDL il rapporto di colesterolo totale. A digiuno  dovrebbe essere superiore al 25 per cento. Esso misura la quantità di HDL contro il numero totale di colesterolo.
  • Il rapporto trigliceridi/HDL-colesterolo “buono” dovrebbe essere inferiore a 2.

L’unica ragione valida per assumere i farmaci che controllano il livello di colesterolo è nel caso si soffra di ipercolesterolemia familiare. Questa è una condizione genetica, ereditaria. Intacca i livelli di LDL dalla nascita a volte causando attacchi di cuore in età precoce.

In tutti gli altri casi, il colesterolo può essere controllato tramite lo stile di vita e le scelte nutrizionali. Il fatto è che il 75% del colesterolo viene prodotto dal fegato, che viene influenzato dai livelli di insulina. Ciò significa che se si ottimizzano i livelli di insulina vi sarà anche un miglioramento sui livelli di colesterolo. Al fine di regolare in modo sicuro i livelli di zucchero nel sangue, la sensibilità all’insulina e il colesterolo è importante modificare la vostra dieta e lo stile di vita rimuovendo tutti gli zuccheri e le farine raffinate ed incrementando l’assunzione di grassi sani.

Aumentare i livelli di vitamina D

L’esposizione al sole aiuta a normalizzare i livelli di colesterolo e prevenire le malattie cardiache. Nel caso non riesci a stare all’aria aperta per produrre naturalmente la vitamina D, dovresti assumerla attraverso un integratore. Il Dott. Claudio Sauro, esperto italiano di vitamina D, ne consiglia una dose di 2000 UI al giorno.

Includere nella dieta alimenti benefici per il cuore

Assicurati di assumere alimenti di alta qualità come l’omega-3 che è dimostrato che è molto utile per la salute del cuore. Gli Omega-3 li troviamo soprattutto nel pesce azzurro, ma anche in alcuni vegetali, come noci, semi di canapa, semi di chia e semi di lino.

Altri alimenti benefici per il cuore sono: l’olio extravergine d’oliva, le uova, l’avocado, in generale tutta la frutta a guscio e i semi.

Fai più esercizio fisico quotidianamente ed esercitati regolarmente. L’esercizio fisico ottimizza anche la produzione dell’ ormone della crescita. Consiglio di andare a piedi al lavoro, e cercate di camminare ogni volta che puoi.

Riduci i livelli di stress

Ognuno di noi subisce lo stress di una vita frenetica. Alcune attività lucrative come il ballo, il canto e la musica, ma anche la meditazione, lo yoga e l’assunzione di alcune piante adattogene (come i funghi medicinali Reishi e Cordyceps sinensis), sono tutte estrategie molto utili per abbassare i livelli di stress.

Un buon sonno inoltre aiuta a ridurre i livelli di stress e a normalizzare i livelli di insulina per tutto il giorno.

Evitate l’eccessivo uso di alcol o tabacco

L’alcol contiene un’alta percentuale di carboidrati che influenzano i livelli di insulina. Il tabacco ha effetti sul sistema arterioso, aumenta temporaneamente la pressione sanguigna.

Riferimenti

[1] Edwards, I., Star, K., & Kiuru, A. (2007). Statins, Neuromuscular Degenerative Disease and an Amyotrophic Lateral Sclerosis-Like Syndrome

[2] Okuyama H et al. Statins stimulate atherosclerosis and heart failure: pharmacological mechanisms. Expert Rev Clin Pharmacol. 2015 Mar;8(2):189-99. doi

[3] Statins CAN cause heart disease – Shock research warns drug risks hardened arteries

[4] Cleugh, A. (2016). Do statins produce neurological effects? Scientific American Mind, 27(4), 72-72

[5] Annals of Internal Medicine, 158(7), 526.

[6] MA, G. (2016). Statin adverse effects : a review of the literature and evidence for a mitochondrial mechanismSide Effects of Cholesterol-Lowering Statin Drugs. (2016). WebMD. Retrieved 17 July 2016Statin Adverse Effects. (2016). Statineffects.com. Retrieved 17 July 2016Simvastatin Side Effects in Detail – Drugs.com. (2016). Drugs.com.

[7] Rubinstein J, e. (2016). Statin therapy decreases myocardial function as evaluated via strain imaging.

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