Quercetina, la molecola anti-CoVid: ecco i risultati di uno studio internazionale

quercetina moringa

Potrebbe essere la quercitina una delle armi più efficaci contro la Sars-CoV2: uno studio internazionale condotto in vitro  (dunque non sulle persone) dal CNR di Cosenza assieme ad università spagnole dimostra infatti che è in grado di bloccare la proteina 3CLpro, indispensabile al virus per vivere e svilupparsi.

Contrariamente ad altre molecole in grado di inibire la proteina 3CLpro dai ricercatori, inoltre, la quercitina è ben tollerata dall’organismo.

Mentre nella comunità scientifica internazionale non mancano scetticismo e polemiche, la Food & Drug Administration negli Usa, già a giugno, ha però diffidato alcune aziende dal vendere prodotti a base di quercitina come farmaci contro il CoVid.

In ogni caso la medicina popolare indiana utilizza da sempre la quercitina come antinfiammatorio, in particolare per le affezioni del tratto respiratorio: è infatti particolarmente abbondante in un’erba commestibile molto diffusa nella regione, la Moringa, e in particolare nella varietà chiamata Moringa olifera di cui si fa largo uso come pianta officinale oltre che come alimento.  

Cos’è la moringa e perché viene chiamata la “pianta dei miracoli”

La moringa è una pianta originaria dell’India orientale. La Moringa olifera, in particolare, è diffusa e coltivata in tutta la fascia tropicale del pianeta. E’ chiamata anche rafano indiano,  ben tree oil e, soprattutto, pianta dei miracoli sia perché, secondo la tradizione, è in grado di prevenire e curare numerosi disturbi, ma anche perchè è in grado di crescere rapidamente anche in condizioni sfavorevoli come periodi di siccità o terreni poveri e se ne possono utilizzare tutte le parti, senza alcuno scarto o spreco. 

Gli utilizzi della Moringa

La Moringa oleifera è  utilizzata nella medicina popolare indiana e si trova ormai ovunque sia al naturale che sotto forma di integratori alimentari e prodotti cosmetici.  In particolare 

nei Paesi di origine:

  • le foglie, le radici e i baccelli non ancora maturi sono consumati come verdura;
  • la corteccia, i baccelli, le foglie, le noci, i semi, i tuberi, le radici e i fiori hanno tutti un utilizzo alimentare;
  • le foglie vengono utilizzate fresche o essiccate e macinate in polvere;
  • i baccelli vengono raccolti ancora verdi e consumati freschi o cotti; 
  • l’olio estratto dai semi è dolce, non appiccicoso, non si essicca e non diventa rancido, e i semi possono anche essere consumati crudi, arrostiti, in polvere, immersi nel tè o utilizzati nei curry;
  • la pasta di semi viene usata per purificare l’acqua potabile; 

nei Paesi Occidentali, invece, vengono utilizzate soprattutto le foglie essiccate, sminuzzate o polverizzate, sia per la preparazione di infusi o bevande che per la preparazione di diversi integratori alimentari (approvati, in Italia, dal Ministero della Salute).

In ambito cosmetico, infine, vengono utilizzati sia gli estratti della pianta che l’olio ottenuto dai semi.

Le proprietà della Moringa

La moringa ha diverse proprietà:

  • le foglie, considerate come la parte più nutriente della pianta, sono ricche di proteine, vitamine e minerali, tra cui vitamine A, B1, B2, B3 e C, calcio, potassio, ferro, zinco, fosforo e magnesio;
  • la pianta ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, essendo ricca di composti antibatterici, amminoacidi essenziali e antiossidanti (flavonoidi, polifenoli, acido ascorbico, quercitina), che combattono i radicali liberi e la degradazione cellulare e inibiscono l’ossidazione di lipidi, proteine e cellule del DNA;
  • la polvere di moringa, grazie alle proprietà antibatteriche e antibiotiche, inibisce la crescita di agenti patogeni responsabili di squilibri intestinali, funghi e candidosi. E’ utilizzata nell’Ayurveda per prevenire e contrastare problemi come ulcere, malattie del fegato, stipsi, gastrite, colite ulcerosa, problematiche renali e infezioni.
  • gli antiossidanti presenti nella moringa aiutano anche a migliorare le funzioni cognitive e cerebrali e a regolare la produzione di neurotrasmettitori quali serotonina, dopamina e noradrenalina, mentre le vitamine E e C combattano la degenerazione dei neuroni;
  • la moringa aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue grazie all’acido clorogenico che contiene, mentre gli isotiocianati, principalmente presenti nelle foglie e nei semi, forniscono una protezione naturale contro il diabete;
  • infine, le proprietà antivirali, antibatteriche e antimicotiche della Moringa la rendono un ottimo alleato per combattere le infezioni della pelle, come l’acne, il piede d’atleta, la forfora, la gengivite e le punture di insetti.

Curiosità

  • In alcuni Paesi poveri, le foglie di moringa sono state proposte come alimento per combattere la malnutrizione, soprattutto nei bambini.
  • Nei Paesi di cui è indigena, la moringa costituisce una fonte di nutrizione materna e infantile, una medicina per la famiglia e una fonte di reddito; inoltre, gli alberi agiscono da frangivento e riducono l’erosione del suolo. 
  • I baccelli immaturi di moringa vengono anche chiamati “bacchette da tamburo”, vengono generalmente cotti per bollitura e sembrano essere particolarmente ricchi di fibre, magnesio, manganese e potassio
  • Dai semi di moringa è possibile estrarre un olio commestibile, noto anche con il nome di olio di Ben o olio di Behen, dal sapore dolce, resistente all’irrancidimento e ricco di acido oleico (65-75%) e di acido beenico o behenico. Ciò che rimane dei semi di moringa dopo l’estrazione dell’olio può essere utilizzato come fertilizzante o come agente flocculante per purificare l’acqua. 
  • Anche le radici della moringa sono commestibili, e sono prevalentemente utilizzate come aromatizzanti anche se contengono un particolare alcaloide, la spirochina, che sembra interferire con la trasmissione nervosa. Un loro consumo eccessivo può portare alla comparsa di nausea, vomito e vertigini. 

NOTA BENE: agli estratti di radice di moringa sono attribuite proprietà abortive (fonte: PDR for Herbal Medicines, Fourth Edition), per questa ragione l’uso delle radici e dei loro derivati/preparati è controindicato durante la gravidanza.
Come per qualsiasi erba medicinale, a scopo precauzionale, è sempre preferibile rivolgersi al medico di fiducia prima di assumere parti, derivati o estratti di moringa.

In quali altri alimenti si trova la quercitina

I ricercatori indicano che, oltre che nella moringa,  la quercitina è presente in abbondanza in alimenti di largo consumo nelle nostre cucine: si tratta di cipolle rosse, capperi e radicchio. 

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